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22 luglio 2023
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La carta Ri-mediare

 

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La Carta Ri-mediare nasce dal confronto compiuto in questi ultimi due anni da parte del Gruppo Ri-mediare con oltre 150 organizzazioni ed esperti italiani attivi nell’ambito della Cultura, della Cura e dell’apprendimento e formazione. Si tratta di: medici, psicologi, urbanisti, giuristi, docenti, educatori, psicoterapeuti, economisti, architetti, artisti, pedagogisti, amministratori, bibliotecari, funzionari pubblici, designer, comunicatori, massmediologi, sociologi, manager culturali, giornalisti, pedagogisti, ricercatori, mediatori, urbanisti, infermieri, formatori, informatici.

 

Partendo dall’esame di alcuni recenti e nuovi scenari (povertà, diseguaglianze, crisi ambientale, guerra, povertà educativa, disagio, ecc.)  sono state analizzate alcune criticità sociali, economiche e culturali presenti nel Paese e si è cercato di delineare possibili processi, strumenti e modalità per affrontarle. Le proposte avanzate che vengono oggi presentate in questa Carta partono dal confronto e dalla delineazione di visioni prospettiche che devono guidare le trasformazioni, i progetti e gli interventi da realizzare nei prossimi anni, anche in relazione all’utilizzo dei fondi del PNRR, REACT, PN Metro, ecc. per far sì che non si tratti di una mera spesa, ma di risorse che siano in grado di produrre dei veri cambiamenti in più ambiti della vita delle comunità e dei cittadini del Paese.

 

Un percorso che necessita, affinché sia efficace, della messa a fuoco di processi di condivisione, co-progettazione, co-programmazione per l’utilizzo delle risorse, l’elaborazione e l’aggiornamento di competenze, la definizione di idonei strumenti tecnici e normativi con gli enti, le organizzazioni, le associazioni, gli operatori, le comunità e i cittadini dei diversi territori.

 

La Carta Ri-mediare presenta in modo sintetico alcune delle criticità, dei bisogni, delle esigenze e delle proposte che potrebbero essere di aiuto per elaborare delle strategie di carattere transdisciplinare, trasversale e intersettoriale, a livello nazionale e locale in alcuni specifici ambiti. Si è ritenuto che cultura, cura, formazione e apprendimento, concepiti e analizzati in modo transdisciplinare e interrelati siano alcuni tra i settori sui quali è maggiormente necessario concentrare l’attenzione in questa fase, in quanto rappresentano snodi fondamentali della vita delle comunità.

 

Per affrontare gli aspetti e le dinamiche di tali ambiti si è deciso di porre al centro dell’attenzione diversi luoghi specifici in cui hanno luogo pratiche ed esperienze: i luoghi della cura, della cultura e della formazione e apprendimento, visti nelle loro diverse articolazioni e funzioni, da un lato per individuare le necessarie trasformazioni degli spazi già presenti e attivi nei territori, dall’altro per delineare le caratteristiche (progettuali, organizzative, professionali, ecc.) che i nuovi luoghi (case di comunità, scuole, asili, aree sportive, ospedali, digitalizzazione, centri culturali, ecc.) dovrebbero avere.

 

Il sostenere e l’aver portato a comune denominatore del dialogo per le alleanze i luoghi come snodi essenziali per la costruzione di ecosistemi abilitanti e per lo sviluppo di “pratiche di accompagnamento” rappresenta un punto nodale, che ha raccolto e reso visibili convergenze di interessi, orizzonti e scenari  non solo odierni, ma anche di medio e lungo periodo, ha prodotto riflessioni e processi per delineare, più puntualmente in base alle esperienze condotte,  quella che viene chiamata democrazia progettuale o partecipativa, ha innescato percorsi di individuazione e progettazione di fattori chiave, elementi e strumenti per “immaginare” nuovi luoghi/ nuovi servizi,

 

La Carta rappresenta pertanto lo strumento ed è il dispositivo sul quale vi sono state le convergenze e le alleanze con soggetti di tutto il Paese. Alla data odierna sono oltre 130 le sottoscrizioni da parte di organizzazioni ed esperti. Le adesioni potranno avvenire anche nei prossimi mesi.

 

Sono in programmazione occasioni di incontro per portare quanto elaborato all’attenzione di comunità di cittadini e ai decisori pubblici e privati locali e nazionali del Paese sia per presentare le proposte, sia per individuare e attivare ulteriori percorsi e dispositivi di interlocuzione.

 

Per info: Indialogo.rimediare@gmail.com

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