In un articolo uscito di recente su La Stampa, Luca Bottura racconta un'interessante storia su una scuola additata da molti come un "pericolo" per la presenza di un solo bambino italiano. In contrapposizione alle parole dell'europarlamentare Ceccardi che ha parlato di "stranieri a casa nostra" Bottura risponde che l'istituto rappresenta un esempio multietnico di integrazione, ma rappresenta anche una quotidianità e una realtà che è propria di tante periferie che ormai sono "casa". I bimbi di cui si parla sono nati in Italia. appartengono alla comunità e sono aperti e non spaventati (come alcuni) dalle contaminazioni. La scuola Federzoni della Bolognina è l'immagine di un quartiere operario.
Vi invitiamo a leggere l'articolo completo de La Stampa:
La mia Bolognina, la scuola multietnica e la sconfitta della cultura delle barriere