Nel novembre 2024 è stata pubblicata la terza edizione del Rapporto CRC dedicato ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia contenente i dati regione per regione. Il GNNI, in quanto associazione aderente al Gruppo CRC, è capofila in Emilia-Romagna per realizzare un seminario regionale di presentazione in collaborazione con istituzioni e associazioni. Il Rapporto è stato presentato a livello nazionale a Roma il 12 dicembre a cui seguiranno nel periodo febbraio-giugno un ciclo di eventi in ogni Regione, che si aprirà col nostro seminario del 21 febbraio 2025 a Bologna.
I partner di questa iniziativa, già individuati a partire dal percorso “Dialoghi” che il gruppo territoriale Emilia-Romagna del GNNI ha avviato con una ricognizione delle politiche locali (cfr. pubblicazione Dialoghi intorno al sistema integrato 0/6 in Emilia-Romagna del GNNI, edizioni Zeroseiup, 2024), sono: la Garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il suo staff, l’ANCI regionale nelle figure dirigenziali di riferimento, il Comune di Bologna (Area educazione, Istruzione e Nuove generazioni), la Regione Emilia -Romagna (Area Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia, Scuola) e le associazioni del Gruppo CRC.
Lo scopo dell’iniziativa, a partire dalla presentazione del rapporto succitato, è quello di continuare a favorire un confronto sulle politiche rivolte alle nuove generazioni da 0 a 18 anni. Il Rapporto CRC ci invita a dialogare sui dati e ad offrire spunti nella prospettiva della coerenza e della continuità delle azioni politiche e tecniche.
Come GNNI, da sempre impegnati nel settore a favore del sistema integrato 0/6, avvertiamo l’urgenza per una concreta realizzazione dei diritti che sappia superare le frammentazioni esistesti assumendo un’ottica 0/18 e richiamando l’attenzione ai dati attraverso la riattivazione dell’Osservatorio regionale a fondamento delle azioni politiche.
Il seminario è una occasione per tutti coloro che sono soci e non del Gruppo per continuare a confrontarsi e a promuovere la cultura per l’infanzia e l’adolescenza nei propri luoghi di lavoro con i colleghi coordinatori pedagogici, le educatrici, le insegnanti, i dirigenti, anche di altri settori come le ASL, i pediatri, e le agenzie culturali. Infatti, le relazioni professionali ed interprofessionali sono leve fondamentali attraverso le quali si può concorrere a favorire la qualità del sistema integrato 0/6, anche considerando la prospettiva 0/18.
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