A Rimini il 25 settembre scorso una giornata di studio dal titolo” I DATI AIUTANO A GOVERNARE I PROCESSI. La questione demografica in Emilia-Romagna, possibili scenari dei servizi educativi e scolastici”.
Si è trattato di un evento realizzato in collaborazione con la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, il GNNI nella sezione territoriale ER, l’ANCI ER, l’Assessorato regionale al Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, ed il Comune di Rimini che ha ospitato l’evento collaborando significativamente alla sua realizzazione. Questa connotazione ha consentito, dato il tema affrontato, di verificare una convergenza di interessi da parte dei soggetti proponenti, tali da stimolarli a lavorare secondo un approccio sistemico, ovvero in stretta collaborazione, apportando ciascuno per la propria parte contributi fortemente significativi.
A stimolare il dibattito hanno contribuito: la presentazione da parte di demografici ed esperti quali Gianluigi Bovini (statistico e demografo) e Franco Chiarini (statistico economico e demografo) del libro di cui sono co-autori intitolato “Sette montagne, otto colline e una pianura. Riabitare i territori fragili emiliano romagnoli è possibile?” edito dalla casa editrice Pendragon, e i contributi di esperti come Marisa Anconelli sociologa dell’IRESS (Istituto regionale Emiliano Romagnolo per i Servizi Sociali), Veronica Rattini economista del Dipartimento di Scienze economiche di UNIBO e Lara Vannini pedagogista Fism nazionale commissione nazionale 0-6.
Le domane sottese all’evento e stimolate anche dalla relazione dei demografi sono state le seguenti:
come reagirà il sistema educativo e scolastico al calo delle nascite nei vari comuni piccoli, medi e grandi della pianura, delle colline e delle montagne?
quali sono i segnali che già emergono nei territori e che mettono a rischio soprattutto nelle aree pedecollinari e montane della nostra regione l’esistenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia?
quali possono essere le strategie da introdurre per arginare la deriva a cui si rischia di assistere nei prossimi anni?
Molti i contributi emersi, grazie ad una nutrita partecipazione che si è mantenuta tale anche nei sottogruppi di lavoro pomeridiani e ciò ci ha confermato che la scelta del tema adottato nella giornata di studio non solo si è rivelato estremamente appropriato, poiché ad esso hanno prestato attenzione non solo i politici, ossia amministratori locali e dirigenti - sia degli EE.LL che della scuola -, ma anche un considerevole numero di educatori, coordinatori pedagogici ed insegnanti, preoccupati, come è legittimo che sia, anche del loro futuro professionale.
Dal confronto e dai contributi emersi sono state ricavate tre sintesi che fotografano l’esito del confronto nei tre sottogruppi; esse sono state riversate in una sorta di brogliaccio di lavoro (un quaderno di appunti non un documento finito) aperto allo studio nei territori, composito di sguardi e di riflessioni, ma anche di auspici per affrontare la complessità di questa epoca. Il senso del brogliaccio è quello di uno strumento di lavoro utile perché raccoglie le riflessioni ricavate dalle esperienze territoriali, sia amministrative che educative, molto significative per una lettura sistemica della complessità e per individuare piste operative da assumere fra i territori della regione. A questo si aggiunge una sorta di comunicato del gruppo organizzatore (Ufficio Garante ER, GNNI, ANCIER che raccoglie in modo condiviso le Considerazioni e proposte del gruppo…, che traccia una mappa delle idee in prospettiva.
Al tempo stesso le plenarie della mattinata e del pomeriggio sono state integralmente registrate e dunque è intenzione dei promotori mettere a disposizione dei partecipanti, degli iscritti e di coloro che ne faranno richiesta, l’intera mole dei materiali (testi e video), pubblicata nel sito di ANCIER. Analogamente nei siti di GNNI, Comune di RN, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della RER e l’Assessorato regionale competente in materia di servizi educativi e scolastici è possibile ritrovare il collegamento ai materiali.
Leggi qua gli Atti dell'evento.