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EPPUR SI MUOVE: aggiornamenti dal gruppo territoriale Emilia-Romagna

Scritto da Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia | 8-lug-2024 10.08.26

Continua il percorso inaugurato dal gruppo territoriale Emilia-Romagna dopo il seminario intitolato
“Dialoghi”, i cui esiti sono stati raccolti in una pubblicazione che porta lo stesso titolo presentata
ufficialmente nel mese di gennaio u.s. E’ infatti da quell’ esperienza che si è resa più visibile la necessità di
riprendere un rapporto con le varie istituzioni presenti sul territorio, a partire dalla Regione EmiliaRomagna, e a seguire dalle Università operanti sullo stesso territorio fino al raccordo con organismi
strategici in materia di politiche per l’infanzia come l’ANCI, i CPT, il Garante per l’infanzia e, non ultimo,
l’Ufficio Scolastico Regionale.
A partire da febbraio u.s. abbiamo dato seguito ad una serie di appuntamenti avendo cura di riattivare una
rete di interlocutori ritenuti importanti in quanto attori diretti delle politiche educative e scolastiche nella
nostra regione. Un preliminare passaggio ha riguardato un incontro con l’Assessore regionale al Welfare e
politiche giovanili, Igor Taruffi, e con lo staff dell’Ufficio infanzia nelle figure della dirigente Monica Raciti e
delle funzionarie referenti Nadia Bertozzi ed Elisa De Giovanni; in quella circostanza si è dichiarata una
reciproca collaborazione per quanto riguarda eventi di natura culturale che il gruppo territoriale del GNNI o
la regione stessa intendono proporre o promuovere in materia di politiche educative e scolastiche.
A seguire sono stati attivati incontri con l’ANCI regionale attraverso le figure tecniche quali dott. Gabriele
Ventura, già coordinatore pedagogico del Comune di Bologna, Massimo Stefanini dirigente del Comune di
RN, Nando Rinaldi dirigente del Comune di RE, Francesco Scaringella dirigente del comune di Carpi (Mo);
infine un preliminare accordo è stato assunto con l’ufficio della Garante per l’infanzia della regione EmiliaRomagna.
Soprattutto dalla consultazione con i referenti dell’ANCI abbiamo ritenuto utile approfondire
congiuntamente una tematica che è emersa con forza nel confronto con i territori e che rappresenta per
certi aspetti lo scenario futuro dei servizi, ovvero il tema dei poli scolastici. In particolare, ci è parso utile
avviare una riflessione su ciò che abbiamo di comune accordo individuato come polo sostanziale, ovvero
quella struttura che fondandosi sulla multidisciplinarietà, consente una reale coerenza educativa
trasversale ai differenti step che caratterizzano i passaggi dei bambini da un livello all’altro del loro
percorso educativo e scolastico.
Nell’affrontare questo tema abbiamo individuato quattro aspetti che ci paiono dirimenti nella trattazione
del polo sostanziale e che riportiamo di seguito:
1) Il POLO SOSTANZIALE COME SFIDA POLITICA E PEDAGOGICA
2) IL POLO SOSTANZIALE COME LEVA PER NUOVE FORME DI ACCOGLIENZA
3) IL POLO SOSTANZIALE COME CONTESTO CHE FAVORISCE UNA DIVERSO MODO DI APPRENDERE
4) IL POLO COME MODALITA’ D’ INTERPRETARE IL LAVORO EDUCATIVO E SCOLASTICO
Va precisato inoltre che nel trattare con i referenti dell’ANCI a livello regionale il tema del polo sostanziale
sono emersi alcune azioni che vengono di seguito rammentate e che rappresentano delle assolute priorità
ossia:
- definire gli aspetti di edilizia strutturale e di organizzazione degli spazi e del tempo che favoriscano
un’effettiva continuità educativa rispettando la normativa vigente in materia di sicurezza e di accessibilità
(discipline di riferimento: architettura, igiene, sanità, sicurezza);
- definire le caratteristiche di accesso del personale e dunque i titoli di studio e la necessità di valutare
l’opportunità di avviare corsi universitari 0/6 e una laurea magistrale che unifichi biennio e triennio
(raccordo con le Università presenti sul territorio UNIBO, UNIMORE, UNIPR, UNIFE, CATTOLICA) (discipline
di riferimento: pedagogia, materie umanistiche, psicologiche, sociologiche) ;
- procedere con una rinnovata formazione del personale in grado di operare in un’effettiva logica
collaborativa di équipe, non solo in senso orizzontale, ma anche verticale, quindi sapendo gestire rapporti
di collaborazione professionale non solo in senso orizzontale (verso i colleghi e le famiglie, i referenti degli
ambiti sociosanitario), ma anche in senso verticale (tra dirigenti ed amministratori) (discipline di
riferimento: materie aziendali, sociologiche, economiche);
- definire i criteri di accesso dei bambini e delle famiglie mettendo in valore strategie comuni e coerenti tra
pubblico, privato convenzionato e Stato; (discipline di riferimento: materie gestionali, finanziarie,
economiche e di gestione dei fondi a disposizione);
- adottare una progettazione educativa in grado di favorire una collegialità nella continuità tra personale
operante nei differenti livelli, adottando strategie valutative sulla qualità del progetto pedagogico in grado
di dialogare a differenti livelli, dal nido e oltre (discipline di riferimento: pedagogia, psicologia, pediatria,
docimologia).
Il prossimo passo che vogliamo compiere riguarda la presentazione ed il confronto con tutti gli iscritti al
gruppo regionale del GNNR sul tema del polo sostanziale a partire dalla riflessione sui passaggi succitati.
Tale confronto avverrà nelle date già in calendario, ossia 8 e 15 novembre prossimi dalle 14.30 alle 17.00
presso la sede del GNN in via Ca’Selvatica, 7 a Bologna.
Successivamente e a partire da quanto emergerà da questo preliminare confronto, il secondo step
riguarderà una riflessione allargata a tutti i CPT attivi nei differenti territori provinciali e agli assessorati
della nostra Regione (Welfare e Scuola) anche in considerazione dell’attuale indagine che viene lanciata a
livello regionale sui Poli a patire dal tavolo paritetico costituito in relazione al dlgs 65/2017 fra Regione e
Ufficio scolastico regionale.
Dal materiale che uscirà da questi passaggi dialogati con i differenti interlocutori, ci auguriamo di poter
rieditare un evento regionale in grado riconsegnare, in un’ottica sistemica, lo stato dell’arte sulle politiche
educative e scolastiche per quanto attiene il progetto dei poli sostanziali.